Lo storytelling

 

Si sente spesso parlare di storytelling coniugato alla più diverse discipline. Anche nella fotografia lo storytelling trova una sua ampia applicazione. Con le immagini infatti, se sapientemente utilizzate e ordinate, si può raccontare una storia, di qualsiasi genere. Pensiamo per esempio alle mostre fotografiche, nelle quali l’autore crea un percorso visivo sulla base di un determinato tema. Anche le immagini che fanno da illustrazione ai reportage giornalistici sono in fin dei conti delle storie che, volendo, possono esser comprese anche senza leggere l’articolo.

Anche nella fotografia di matrimonio si utilizza lo storytelling, visto che, per come la penso io, l’idea alla base è di raccontare la storia di un giorno speciale.

Ma come si crea lo storytelling di un matrimonio?

 

 

Lo storytelling di un matrimonio

 

Innanzitutto è fondamentale partire con il piede giusto! Tradotto significa avere materiale fotografico sufficiente a comporre un racconto. Quindi durante la fase di scatto cerco sempre di documentare a 360 gradi tutto il mondo che ruota attorno agli sposi, dando anche continuità temporale agli eventi.

Questo significa anche scattare delle fotografie che, prese singolarmente, sembrerebbero avere poca attinenza con l’evento matrimonio. Le stesse foto, però, inserite in una sequenza di immagini, funzionano da collegamento per esempio tra due momenti o due luoghi diversi.

Foto di dettagli o al contrario di stampo paesaggistico, possono aiutare ad introdurre la location dove si svolgerà l’evento o il ricevimento.

E’ importante aver ben chiaro i momenti fondamentali, che poi diverranno immagini chiave del nostro racconto. I futuri sposi durante i preparativi, l’uscita di casa, l’arrivo e l’ingresso in chiesa, lo scambio degli anelli…

A queste immagini affianco una serie di altre fotografie che serviranno ad arricchire il racconto e a dare un senso di continuità temporale a chi poi vedrà le immagini.

L’obiettivo verrà raggiunto se gli sposi, vedendo il lavoro ultimato, si sentiranno coinvolti come se stessero assistendo ad uno spettacolo  o alla proiezione di un film al cinema. Si tratta però del loro spettacolo e del film del loro matrimonio!

Anche il supporto sul quale si stamperanno le immagini è importante, perché un fotolibro ad esempio, comporta delle scelte in fase di impaginazione diverse da una serie di stampe montate su passepartout. Di conseguenza anche la scelta delle foto da stampare, in parte, viene pensata in funzione del prodotto stampato.

Dopo questi brevi cenni spero di aver dato un’idea del procedimento che, dallo scatto, porta al racconto o meglio allo storytelling di un matrimonio.

Vuoi saperne di più? Ho scritto di recente un articolo sullo storytelling fotografico di matrimonio.

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